A proposito della statua di San Felice da Nicosia, scultura bronzea costata L. 75o.ooo inaugurata il 20 maggio 1956 a Nicosia in via Roma
ed eseguita dal prof. Michele Guerrisi, scomparso nel 1967, lo stesso autore che eseguì il busto del Presidente del Tribunale di Nicosia, Dott. Giannola.
Il Guerrisi prese conoscenza della Vita del Beato, si reccò a Nicosia per ispirarsi ed ambientarsi opportunamente e dopo mise subito mano all'opera. Ed ecco - mentre stava lavorando - che cosa scriveva allo stesso Padre Gregorio l'esimo artefice:

.... Come vede ho fatto la statua raccolta nella sua fede e nella sua volontà, anzi che stanca e indecisa nel suo cammino. L'andante del Beato deve essere sicuro, necessario. La stanchezza fisica e l'indecisione male si addicono, a mio parere, alla sua stupenda attività. Io sono assai contento (il che mi accade non sempre) della mia opera che è fra le cose migliori che io mai abbia fatte.

... Penso che a lei, P. Gregorio, non dispiacerà di vedere il Beato che avanza, sicuro di sè, stringendo al petto la sua bisaccia miracolosa del pane che egli popterà certamente ai fratelli a qualunche costo. Mi pare che la decisione e la forza che ho voluto dare alla sua espressione aumenti l'efficacia del vecchietto stanco e barcollante. Non è un mendicare di un povero pellegrino, ma un Santo sicuro della sua potenza e della sua fede che guarda lontano alla meta che è già nella sua mente e ne' suoi occhi, di cui piedi e mani non sono che necessari strumenti.

... Quando vedranno la statua mi daranno tutti ragione.

prof. Michele Guerrisi (Direttore Accademia delle Belle Arti di Roma, 1956)

(tratto da: Bisaccia Eroica di Icilio Felici, Casa Editrice Nova Lux, Roma 1960)

(referenza fotografica: Santo Spinelli, 2004)

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In realtà l'egregio artista realizzò l'idea concepita con fedeltà e potenza. Il monumeto, collocato, con delicato senso di opportunità lungo la strada solatia che conduce al convento dei Cappuccini (cioè a quello che fu il suo convento), è vivo e parlante; pare che cammini! Il peso della bisaccia ne incurva alquanto la figura; ma l'aspetto e lo sguardo traspirano serenità e vigore. Si vede l'uomo spinto non dal bisogno materiale ma da un muovente ben più alto: l'amore di Dio e del prossimo.

Ecilio Felici