QUEL TRENO, CHE NON PASSO' MAI DA NICOSIA
Era la metà degli anni ’10 (1906), si iniziava a programmare quella che doveva essere la linea ferroviaria che conducesse da Pirato a Nicosia. Grandi erano le speranze di una intera cittadina, che vedeva nella costruzione della rete ferroviaria, non solo un’opportunità di un posto di lavoro per un periodo prolungato, o un’agevolazione per poter viaggiare con un mezzo idoneo al fine di evitare tempi lunghissimi per spostarsi verso Catania o Palermo (con le strade di un tempo, era un’impresa arrivare a destinazione, anche se oggi …….), ed ancora per dare un impulso ai commerci dell’intero circondario nicosiano, ma le delusioni non si fecero attendere molto.
Forse, per immobilità o incapacità dei politici locali, il progetto non fu portato a termine. Si tracciò l’intera linea, si scavarono gallerie (alcune ancora oggi, in buono stato di conservazione), si costruì la stazione (nella foto in alto) che, nel secondo dopoguerra si utilizzo per la sede dell’Educatorio Provinciale Maschile e che oggi (da 4 anni), a seguito di ristrutturazione è stata collocata una sezione della Casa di riposo “Barone Di Falco”. Dopo il secondo conflitto mondiale, si tentò di ripristinare i lavori dal punto in cui erano stati lasciati incompiuti, ma non si ebbe la necessaria forza, per concludere un sogno che i nicosiani attendevano da molto tempo, mancavano soltanto da mettere in opera i binari e il sogno si sarebbe realizzato.


(Per la fotografia in bianconero, si ringrazia la Pro-Loco di Nicosia e il collezionista Sig. Projetto Franco da Nicosia per la gentile concessione)
Con quella che oggi, chiameremo “infrastruttura di sviluppo socio-economico”, la crescita della città avrebbe avuto un’altra dimensione. Ma quel treno, non passò mai da Nicosia, e finì per essere un’occasione mancata. Oggi come allora, Nicosia è sempre in attesa di essere sollevata dalla mancanza di vie di comunicazione degne di tale nome, come il definitivo compimento della Nord-Sud o strada dei due mari, ma non abbiamo nemmeno quello.


Santo Spinelli