Pubblicazione de: "La Casazza di Nicosia" - sacra rappresentazione dell'Antico e Nuovo Testamento.


del Canonico Santo De Luca (1810)
a cura di Giovanni D'Urso e Salvatore Lo Pinzino
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pubblicazione a cura del Kiwanis International, Club di Nicosia
con il patrocinio della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Enna
contributi di Rocco Lombardo e Claudio Paterna*
aquarelli di: prof. Aldo Scarlata
edizioni NovaGraf, Assoro (En), 2006
pagg. 366 € 30,00 (in libreria)
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P r e s e n t a z i o n e

Secondo il G. Pitrè (Spettacoli e feste popolari siciliane, Palermo 1881), le Casazze sono processioni figurate, con personaggi in costume divisi in gruppi simboleggianti episodi dell'Antico e del Nuovo Testamento.
Le Casazze ebbero origine a Genova: il termine deriva dal nome di alcuni edifici (casac­ce) dove ebbero sede le compagnie dei disciplinanti o flagellanti, formatesi nel capoluogo ligure intorno al 1260.
Alle rappresentazioni di drammi liturgici da parte di tali compagnie, col tempo si sosti­tuirono le casazze, che tra il XVI e il XVIII secolo si arricchirono di personaggi e, particolarmente in occasione del Giovedì Santo, acquistarono eccezionale sfarzo.
A Genova l'usanza si è perduta all'inizio del XIX secolo, ma è sopravvissuta a Savona e in altri paesi liguri, nonché in Sicilia, ove si era diffusa nel Cinquecento grazie alle strette relazioni commerciali tra Genova e Palermo.
Fotografia: Santo Spinelli 2017
In Sicilia, la diffusione di tale rappresentazione fu conseguenza e parte integrante del­l'opera di latinizzazione del rito religioso operata dai governanti nei confronti di un popo­lo isolano pesantemente legato al rito ortodosso bizantino e, fra le varie Casazze, quella di Nicosia era probabilmente la più grandiosa, come riferisce S. A. Guastella nel suo libretto di utili cognittioni (sec. XVII), che raccoglie canti carnascialeschi in cui si indicavano li ... .’ciurii bagiani (cioè gli estrosi soprannomi di terre e paesi della Sicilia seicentesca) e dove, riguar­do Nicosia, così veniva riportato:" ... .... Larruna, e ran tabbaccu a Licuddia, li ippisara e li scec­chi allintati; ppi prucissioni vinci Nicuscia;...... ...", in riferimento proprio alla Processione della Settimana Santa perché vi si portavano in giro "tutti li personaggi del Passio e tutti sono vestiti di vestimenta preciosissime".
La Casazza di Nicosia era quindi una rappresentazione sacra itinerante del Vecchio e del Nuovo Testamento eseguita durante la Settimana Santa: la processione, che iniziava alle ore 12 del mattino e terminava alle ore 24, partiva dalla chiesa di San Calogero e si dirige­va, attraverso le vie del paese, verso quella di San Francesco di Paola, sostando in piazzet­te che consentivano di recitare le parti finché, sul tardi pomeriggio, giungeva nell'attuale Piazza Garibaldi dove si rappresentava la crocifissione, morte e sepoltura del Redentore.
Le scenografie erano oltremodo curate ed i costumi erano così sfarzosi che per affron­tare le spese, ammontanti ad oltre seimila ducati, venivano coinvolte le principali famiglie nobili (e quindi benestanti) della città dei 24 baroni, che curavano le scene spesso entrando in concorrenza fra di loro per realizzarle al meglio; pare, inoltre, che sui 180 palchi a tre ordini, che si allestivano in Piazza San Nicolo del Plano, affluissero circa 15000 spettatori, anche forestieri, che ... attoniti dall'abbagliante ricchezzà, e ... istupiditi dalla sublimità, non mancavano di ... versare calde lacrime e mandare pietosi singulti. Era sicuramente una sacra rappre­sentazione che al colore, all'ammirazione e alla sorpresa, nel contempo disponeva l'animo ... alla tenerezza, al compungimento, alle lacrime e al dolore (come afferma nei suoi ms. il Provenzale): un'atmosfera insomma di intensa e commossa spiritualità "d'altri tempi e d'al­tri luoghi".
A Nicosia, ai giorni nostri, di tale rappresentazione non rivive che un ricordo lontano:
qualche traccia è rimasta nel ricordo di alcuni centenari anziani, e nel linguaggio popolare che usa la frase scherzosa "Sembri proprio uno della Casazza!" per riferirsi a personaggi vesti­ti in modo estroso e teatrale.
Foto: nicosianews.blogspot.it - Santo Spinelli
Nel paese dei 24 baroni, la sua più solenne rappresentazione venne eseguita nel Marzo del 1810, avendo come paziente e fedele cronista contemporaneo il Protonotaro Apostolico della chiesa di San Nicolo don Santo De Luca: il reverendo abate si accinse a tale lavoro di trascrizione (come egli stesso confessa nelle prime pagine del suo ms).... per lasciare, anche ai posteri, un modello secondo il quale regolar si potranno per esattamente eseguire, in qualche modo per l'av­venire una si nobile funzione.
I suoi due volumi manoscritti sono andati perduti, ma fortunatamente il barone Guglielmo Salomone, negli anni '20 del secolo scorso, fra le vecchie carte relegate nella sua soffitta, ha pescato delle copie di tali manoscritti e le ha trascritto, trasmettendole a noi per intero.
Io, per caso fortuito, ne sono venuto a conoscenza e, avuta la possibilità di fotocopiar­lo grazie alla squisita disponibilità dell'attuale proprietario della Biblioteca Salomone, baro­ne Guglielmo, nipote del su citato, dal quale ricevuta l'autorizzazione, ho deciso di pubbli­carlo affinché il ricordo della Casazza di Nicosia non vada perso.
Sentiti ringraziamenti vanno al barone Salomone che ha autorizzato la pubblicazione del manoscritto, al dr. Salvatore Lo Pinzino per la sua impagabile collaborazione, al prof. Santino Casalotto che ha corretto gli scritti in lingua latina, e a tutti gli sponsor che hanno contribuito economicamente alla riuscita dell'iniziativa.

Giovanni D'Urso
Presidente Kiwanis Club di Nicosia
Anno sociale 2006-2007
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* Dirigente Responsabile, Servizio Beni Storico-Artistici ed Etnoantropologici Soprintendenza BB.CC.AA. di Enna


According to G. Pitrè (Sicilian popular performances and festivals, Palermo 1881), the Casazze are figurative processions, with costumed characters divided into groups symbolizing episodes of the Old and New Testament.
The Casazze originated in Genoa: the term derives from the name of some buildings (casacce) where the companies of the disciplines or flagellants, formed in the Ligurian capital around 1260, were based.
The representations of liturgical dramas by these companies over time replaced the casazze, which between the 16th and 18th centuries were enriched with characters and, particularly on Holy Thursday, acquired exceptional splendor.
In Genoa the custom was lost at the beginning of the nineteenth century, but it survived in Savona and other Ligurian countries, as well as in Sicily, where it had spread in the sixteenth century thanks to the close commercial relations between Genoa and Palermo.
In Sicily, the diffusion of this representation was a consequence and an integral part of the work of Latinization of the religious rite carried out by the governors against an island people heavily linked to the Byzantine Orthodox rite and, among the various Casazze, that of Nicosia was probably the most grandiose, as reported by SA Guastella in his book of useful cognitives (XVII century), which contains carnival songs in which they indicated them .... Bagiani's (that is, the whimsical nicknames of lands and towns of the seventeenth-century Sicily) and where, regarding Nicosia, so it was reported: "... .... Larruna, and ran tabbaccu a Licuddia, li ippisara and scint them allintments; ppi prucissioni you win Nicuscia; ...... ...", referring to precisely the Procession of the Holy Week because they were carried around "all the characters of the Passio and all are dressed in very precious clothes".
The Casazza of Nicosia was therefore an itinerant sacred representation of the Old and New Testament performed during Holy Week: the procession, which began at 12 am and ended at 24, started from the church of San Calogero and headed, through the streets of the town, towards that of San Francesco di Paola, stopping in small squares that allowed the parts to be recited until, in the late afternoon, he arrived in the present Piazza Garibaldi where he represented the crucifixion, death and burial of the Redeemer.
The sets were extremely neat and the costumes were so sumptuous that to face the expenses, amounting to over six thousand ducats, the main noble (and therefore wealthy) families of the city of 24 barons were involved, who took care of the scenes often entering into competition between them to make them better; it seems, moreover, that on the 180 boxes with three orders, which were set up in Piazza San Nicolo del Plano, about 15,000 spectators, even strangers, who ... stunned by the dazzling richness, and ... dulled by sublimity, were not missing to ... pour hot tears and send pitiful sobs. It was certainly a sacred representation that at the same time gave the soul to the color, to the admiration and to the surprise ... to the tenderness, to the compungimento, to the tears and to the pain (as it affirms in its ms. The Provenzale): an atmosphere in short, intense and moving spirituality "of other times and other places".
A Nicosia, to this day, only a distant memory of this representation:
some traces have remained in the memory of some elderly centenarians, and in the popular language that uses the playful phrase "You look like one of the Casazza!" to refer to characters dressed in a whimsical and theatrical way.
In the country of the 24 barons, his most solemn representation was performed in March 1810, having as patient and faithful contemporary chronicler the Protonotaro Apostolic of the church of San Nicolo don Santo De Luca: the reverend abbot set about this transcription work (as he himself confesses in the first pages of his ms) ... to leave, even to posterity, a model according to which rules can be set to exactly execute, in some way a noble function for the future.
His two manuscript volumes have been lost, but fortunately Baron Guglielmo Salomone, in the 20s of the last century, among the old papers relegated to his attic, fished copies of these manuscripts and transcribed them, transmitting them to us in full .
I, by chance, I learned about it and, having the possibility to photocopy it thanks to the exquisite availability of the current owner of the Salomone Library, Baron Guglielmo, nephew of the aforementioned, from whom I received the authorization, I decided to publish it so that the memory of the Casazza of Nicosia should not be lost.


"La Casazza di Nicosia" - antica rappresentazione itinerante del Nuovo Testamento
7-8-9 Aprile 2017 - foto: Santo Spinelli